SUPERBONUS – D’ATTIS (FI): SERVE SOLUZIONE A BLOCCO CESSIONI CREDITI


“Il cosiddetto «superbonus 110 per cento» è stato modificato 19 volte nel corso degli ultimi due anni e oggi il mercato delle cessioni appare afflitto da una generale sfiducia tra gli operatori. Si è determinata una paradossale situazione nella quale le imprese che effettuano i lavori si ritrovano con i cassetti fiscali pieni, ma senza risorse per poter proseguire i lavori, onorare gli impegni coi fornitori, pagare stipendi e contributi”. Lo scrive in una nota Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia e cofirmatario della mozione – a prima firma Mazzetti – che il partito azzurro ha presentato sul blocco delle cessioni dei crediti edilizi. “Sono quasi 50 mila le Pmi che stanno accusando difficoltà nello smaltimento di questi crediti: cresce il rischio che vengano svenduti a intermediari-avvoltoio, con il risultato di danneggiare il sistema delle imprese e di dover comunque porre a carico della finanza pubblica i crediti in scadenza”, prosegue D’Attis. “La mozione che abbiamo presentato – spiega – impegna il Governo ad un riordino complessivo del sistema di incentivazione per la ristrutturazione edilizia, con una strutturale spinta all’efficientamento del patrimonio edilizio residenziale. Abbiamo poi chiesto di dotare il sistema di incentivazione delle risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Fit for 55 per l’edilizia residenziale, di prevedere un modello incentivante anche per le ristrutturazioni e gli interventi edilizi privi di caratteristiche di efficientamento e adeguamento antisismico e di individuare uno specifico sistema di incentivazione per l’efficientamento energetico e sismico degli immobili produttivi, destinato ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti o professioni, con l’obiettivo di rilanciare l’economia nazionale”. Infine, la mozione impegna il governo “a sbloccare il mercato delle cessioni secondo modalità che non comportino possibili contestazioni di Eurostat o altri enti sovranazionali”. “È necessario – conclude il deputato azzurro – che la transizione energetica in ambito edilizio sia accompagnata da programmi, fondi e risorse di sostegno per l’efficientamento degli edifici, con l’adozione di uno specifico piano a livello europeo e nazionale che abbiano come missione principale quella di finanziare la ristrutturazione edilizia profonda”.

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