Taglio gettoni di presenza dei consiglieri comunali, una battaglia storica del M5S

L’amministrazione comunale ha riconosciuto l’imperativo di ridurre il pesante
onere rappresentato dai compensi dei consiglieri comunali in un contesto di
grave crisi finanziaria, dove è essenziale concentrare risorse per interventi
prioritari di manutenzione delle infrastrutture pubbliche, come scuole, strade,
marciapiedi e illuminazione. Finalmente venerdì prossimo in occasione della
seduta del consiglio comunale , si voterà per “ l’attuazione di misure di
contenimento dei costi della politica”, quindi come ridurre le indennità dei
consiglieri.
La proposta di riduzione degli eccessivi costi della politica è una battaglia
caratterizzante il Movimento 5 Stelle che da sempre la sostiene, avendo anche
ottenuto la riduzione del numero dei deputati ed il dimezzamento del numero dei
senatori. Nel precedente consiglio comunale e stata oggetto di una importante
battaglia del Consigliere 5 Stelle Paolo Legrazie, ripresa ad inizio della presente
consiliatura dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto Fusco , che da subito
ha rappresentato l’insostenibilità di gettoni di presenza che possano arrivare a 2
mila/2.500 Euro al mese per ogni singolo consigliere, con costi per il Comune di
oltre 500 mila euro l’anno, chiedendo la fissazione di un tetto mensile di euro
1.000. Ora, ad un anno di distanza dalle elezioni e dopo aver speso diverse
centinaia di migliaia di euro, il sindaco si accorge della insostenibilità dei costi dei
gettoni di presenza e fa sua , tardivamente, la proposta di riduzione del Movimento
5 stelle, cercando di correre per tentare risanare un bilancio fortemente passivo.
Come anche nel caso della Multiservizi, anche i ritardi causano rilevanti danni alla
comunità cittadina.
Ruggiero Valzano
Responsabile Gruppo Territoriale Brindisi M5S

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