I pubblici ministeri Milto de Nozza e Francesco Carluccio hanno concluso le indagini preliminari del procedimento a carico di un imprenditore e di dirigenti e funzionari dell’Enel. Indagine che portò all’emissione di provvedimenti restrittivi e che destò scalpore a livello nazionale in quanto tracciava un quadro di tangenti versate in cambio di appalti all’interno della centrale di Cerano.
Rischiano il rinvio a giudizio l’imprenditore di Monteroni Giuseppe Palma (difeso dagli avvocati Pasquale Spalluto e Francesca Conte) e i dipendenti Enel Domenico Iaboni (avvocati Stefano Maranella e Giulia Iaboni), Carlo de Punzio (avvocati Giovanni Brigante e Claucio Ruggiero), Fabiano Attanasio (avvocati Massimo mafreda e Francesco Silvestre), Vito Gloria (avvocato Gianvito Lillo), Nicola Tamburrano (avvocati Pasquale Angelini e Barbara Longo), Fabio De Filippo (avvocato Francesco Rotunno) e Fausto Bassi (avvocato Michele Laforgia).
Gli indagati devono rispondere a vario titolo di corruzione continuata per atti contrari ai doveri di ufficio.