TAP – TREVISI (M5S): IL TAR CONFERMA LE ENORMI RESPONSABILITA’ DELLA REGIONE PUGLIA

“La sentenza del TAR Lazio conferma purtroppo ciò che già avevamo compreso da tempo: le responsabilità della Regione Puglia sull’avanzamento del progetto TAP sono enormilo dichiara il consigliere regionale salentino del M5S Antonio Trevisi che prosegue: “Basta leggere le motivazioni della odierna sentenza del TAR Lazio per capire che la Regione Puglia sta conducendo, dai tempi di Vendola fino ad oggi, solo una finta guerra contro il gasdotto TAP.  Senza i cittadini nel presidio e il M5S nelle istituzioni la multinazionale svizzera TAP sarebbe, con tanto di tappeto rosso, già padrone del futuro delle nostre coste e del nostro paesaggio.”

Il consigliere cinquestelle evidenzia i passaggi della sentenza del TAR Lazio, nei quali si sottolineano responsabilità dell’ente regionale che, con diverse azioni fatte in passato, ha finito per delegittimare le sue stesse censure proposte nell’ultimo ricorso: dapprima rimettendo, in precedenti note interlocutorie, le valutazioni finali al Ministero pur essendo la stessa Regione ente vigilante sulla prescrizione A44 (la Regione Puglia […] nelle varie note interlocutorie dalla stessa redatte (tra cui quella del 4 novembre 2016, in risposta alla nota ministeriale del 25 ottobre 2016), ha invero rimesso la valutazione finale al MATTM, pur essendo la stessa coinvolta quale ente vigilante nella verifica dell’ottemperanza alla prescrizione A44);) e, successivamente, ponendo in essere un comportamento quasi “schizofrenico” con due dipartimenti regionali che nel tempo hanno sostenuto posizioni diverse: prima il Dipartimento Agricoltura ha concesso le autorizzazioni agli espianti, e poi il Dipartimento Ecologia ha presentato delle osservazioni contrarie agli espianti che non hanno, tuttavia, avuto alcun effetto sulle precedenti autorizzazioni (le ulteriori osservazioni del Dipartimento di Ecologia della Regione Puglia (articolazione diversa da quelle prima citate), in data 15 marzo 2017, non hanno posto nel nulla le predette autorizzazioni regionali del 6 e del 9 marzo scorso né è stato chiarito il rapporto esistente tra le predette articolazioni dello stesso ente territoriale, con riferimento alla competenza nella concessione delle autorizzazioni all’espianto delle piante di ulivo).
Siamo stati gli unici – prosegue Trevisi – che si sono da sempre e da subito, sia in Parlamento che in Regione,  opposti al gasdotto e ad una politica energetica basata sull’utilizzo di fonti fossili anziché su fonti rinnovabili che utilizzano sistemi di generazione elettrica distribuita. Costruire il TAP non servirà a rilanciare l’economia e a uscire dalla crisi economica che persiste. Non serve a chi ha perso il posto di lavoro, o a chi è stato costretto a chiudere la propria attività. Non serve neanche a chi vorrebbe emanciparsi dal gas russo, perché i russi sono parte del progetto con la loro azienda petrolifera Lukoil, impegnata nell’estrazione proprio del gas che dovrebbe essere trasportato dal TAP.  Il TAP, dunque, fino ad oggi è servito solo al PD di Renzi per guadagnarsi il favore di qualche multinazionale e a Emiliano come argomento di scontro in vista delle elezioni primarie. E’ invece – conclude – una gran brutta notizia per il nostro territorio e per i nostri cittadini costretti ancora una volta a pagare il prezzo dell’inerzia del governo regionale e di scelte scellerate fatte dal governo PD nazionale.”

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