Presso l’ex Convento Santa Chiara, Brindisi, si è tenuto il terzo appuntamento della Rassegna Letteraria:”Il Segnalibro-punto di lettura. Estate 2017″, organizzata dalla Feltrinelli Point di Brindisi. Purtroppo, a causa delle condizioni metereologiche, l’incontro non si è potuto svolgere nel bellissimo giardino con la famosa mongolfiera, simbolo della Rassegna Estate 2017. Comunque, anche la sala interna dell’ex Convento è molto suggestiva, più intima, come ha, giustamente, evidenziato il giornalista Salvatore Vetrugno, nell’introdurre la serata. Ospite di questo terzo appuntamento, Omar Di Monopoli, uno scrittore salentino molto noto anche per il suo passato da “fumettista”, che ha presentato il suo ultimo libro:”Nella perfida terra di Dio”, edito da Adelphi. A dialogare con l’autore, l’avv. Antonio Caiulo, molto attento a puntualizzare i vari aspetti del libro, con un’attenzione particolare al registro linguistico usato. È un romanzo ambientato nel Salento, in una città “fittizia”, che si trova fra Brindisi, Lecce e Taranto. Tante vicende e, soprattutto, personaggi molto particolari, dal pescatore che si improvvisa profeta, al malavitoso e tanti altri. Omar sostiene che la storia gli è stata raccontata dai personaggi, con il prima e il dopo. Ogni pagina è stata un lavoro a sé stante. Ama viaggiare con un taccuino per registrare tutto, perché lo scrittore è come un piccolo “registratore”, sempre pronto e attento a recepire tutto ciò che lo circonda. In questo romanzo, l’autore ha usato una lingua più efficace, quasi un connubio di dialetto e italiano letterario. Il dialetto utilizzato è un dialetto letterario, che mescola più derivazioni, non è specificatamente salentino. Si evidenzia un innesto di linguaggio aulico e persino barocco, senza mai diventare eccessivo. Ultimamente, Omar è approdato in una casa editrice, Adelphi, che ha una particolare attenzione al portale letterario. Durante la stesura del racconto, infatti, è stato affiancato da un dialettologo dell’Università di Milano, una collaborazione rivelatasi utile e che non lo ha minimamente limitato in alcun modo. Il dialetto, comunque, è solo parte dell’architettura totale della storia. Un autore molto interessante, con una storia che incuriosisce e fa riflettere. Salvatore Vetrugno, nel concludere la serata, ha dato appuntamento al prossimo incontro che si terrà il 20 luglio e ha avvisato che l’incontro con Caterina Soffici, annullato per motivi personali, sarà recuperato il 26 luglio. Anche questo incontro letterario, ha rappresentato un’ottima opportunità culturale. Anna Consales
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