TONY MANERO, UN MITO CHE DA 40 ANNI COINVOLGE TUTTI

 


Sono passati, ormai, quaranta anni da quel lontano 1977, anno di uscita del film musicale “La febbre del sabato sera”, diretto dal regista John Badham, ma il mito di Tony Manero rimane vivo e intramontabile. Un giovane John Travolta che, con questo film, conquista la consacrazione nel mondo del cinema e migliaia di ragazze adoravano questo ragazzo bello, atletico, che ballava in modo così coinvolgente. Per non parlare delle bellissime canzoni dei fantastici “mostri sacri” I Bee Gees, che fanno da colonna sonora del film, canzoni che tuttora vengono ascoltate e apprezzate in tutto il mondo. Quanti amori sono nati con le note di “How Deep is your love” e tanti altri romantici pezzi. Un film che ha segnato un’epoca, un successo sicuramente travolgente, inaspettato. Anche dal punto di vista della moda, il film ha segnato una svolta e i ragazzi andavano in discoteca con abiti bianchi simili a quello di Tony Manero. Tutti i cinquantenni e sessantenni di oggi, sicuramente, almeno una volta, avranno ballato imitando le sue mosse. “La febbre del sabato sera” non è soltanto un film musicale, ma ha descritto la New York di quegli anni, con i tanti giovani che non riuscivano a realizzarsi nel campo lavorativo e che, il sabato, trovavano un “riscatto” nelle piste da ballo. Il film è stato girato nel famoso locale “2001 Odyssey” che, oggi, è diventato un ristorante cinese “Bamboo Garden”. John Travolta non si è più fermato e, anche oggi, è uno degli attori più apprezzati nell’olimpo hollywoodiano. Fra pochi giorni, nel nostro bellissimo Nuovo Teatro Verdi, andrà in scena il musical tratto dal film e in città si percepisce un fermento, una vera febbre. Tanta è l’attesa, la corsa ai biglietti è già iniziata da giorni e, sicuramente, ci sarà il pienone delle grandi occasioni. Sarà un modo per lasciarsi coinvolgere da ritmi irresistibili e, soprattutto, rivivere il mito di Tony Manero, un ragazzo deluso dalle poche prospettive lavorative, ma che, il sabato sera, si sente diverso, invincibile e tutto questo grazie alla musica che lo ripaga dalle frustrazioni della settimana. I brindisini si preparano ad assistere ad un evento unico, allegro, leggero e l’emozione e l’attesa, si avvertono chiaramente in città. Un’altra bella “provocazione ” culturale programmata dal nostro contenitore culturale. Anna Consales

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