tra le tante cose strane che accadono a Palazzo di Città vi è anche la mancata vigilanza sugli impegni che vengono assunti da soggetti terzi. E’ il caso delle società impegnate all’interno del Petrolchimico di Brindisi. Ricordo perfettamente che nel 2015 ci furono trattative serrate per tentare di convincere queste società ad aumentare ulteriormente i livelli di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Un elemento imprescindibile è quello della conoscenza. Ed è questo il motivo per cui riuscimmo a far inserire una prescrizione in sede di rinnovo dell’AIA )Autorizzazione Integrata Ambientale): i dati ambientali dovevano essere comunicati alla cittadinanza anche attraverso due grandi pannelli luminosi situati in punti strategici della città e con linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
Di quei pannelli non si è vista neanche l’ombra e i cittadini continuano a rimanere all’oscuro di tutto. Che fine ha fatto quella prescrizione? Perché gli uffici comunali non l’hanno fatta rispettare? Oggi, ad esempio, con la torcia che lanciato nell’atmosfera l’impossibile, ne avremmo saputo qualcosa in più.