“Voglio esprimere le mie perplessità in merito al piano industriale recentemente presentato da Enav S.p.A. Un piano, per gli anni 2018-2022, presentato all’ indomani delle elezioni, con un esecutivo in carica per la sola ordinaria amministrazione, che ha individuato un nuovo modello operativo sul quale nutro forti dubbi e, per questo, chiederemo al più presto chiarimenti”. A dirlo, Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.
“Di solito – spiega Pagano – squadra che vince non si cambia. E l’Enav è un’azienda che, nel 2017, ha prodotto un profitto netto superiore a 100 milioni di euro e riuscirà a distribuire agli investitori esterni un dividendo del 4%. Ciononostante, il management ha messo a punto un progetto di ristrutturazione che punterebbe a “ottimizzare i costi” con il consolidamento a regime dei 4 centri di controllo (Roma, Milano, Padova e Brindisi) sulle due sedi di Roma e Milano. Entro il 2022 i centri di controllo di Roma e Milano, che già gestiscono l’avvicinamento sui maggiori aeroporti nazionali, assorbiranno anche le attività di quasi tutti i centri di avvicinamento dislocati sulle torri di controllo.
Questo comporterebbe, per la sola Puglia, la perdita di circa 200 posti di lavoro ad alta tecnologia per effetto della chiusura del controllo di avvicinamento di Apulia, che serve gli aeroporti di Bari e Brindisi, e del centro radar di Brindisi. Si tratta del più avanzato dei Centri di Controllo del Traffico Aereo nazionali, da sempre il più produttivo dei 4 centri di controllo di ENAV.
In pochissimi anni, dunque, centinaia di famiglie pugliesi dovranno abbandonare la nostra regione per dislocarsi a Roma. Sottraendo ulteriori posti di lavoro a territori il cui tasso di disoccupazione e’già elevato.
Chiederò chiarimenti in merito, perché, benché nel contesto normativo europeo, non sono convinto che questa ipotizzata semplificazione, che mi sembra più una mera delocalizzazione, favorirà alcuna crescita professionale, rischiando di avere un impatto fortemente negativo in termini di sostenibilità e di valorizzazione del capitale umano”.
