UIL BRINDISI: “PROGRAMMAZIONE SANITARIA: E’ CAOS GENERALE IN POLITICA”

L’attività e la programmazione della ASL di Brindisi e della provincia ci fa capire quanto siamo lontani dalla politica che conta. La UIL territoriale ha richiamato in molte occasioni l’attenzione del governatore Emiliano sulle decisioni di parte e, purtroppo, penalizzanti nei confronti del nostro territorio nel settore socio-sanitario e sulle conseguenti ricadute negative. Il tempo passa, ma non cambia la sua politica. Abbiamo raggiunto il ridicolo. Alle emergenze storiche se ne aggiungono altre, in una serie infinita, dovute alla mancanza di una rigorosa programmazione che allunga i disagi degli utenti, vittime incolpevoli. Il periodo estivo, come tutti sappiamo, sta presentando, puntualmente, il conto nonostante il prodigarsi senza risparmio del personale medico ed infermieristico, ridotto ormai all’osso. Il presidio del 29 giugno scorso è stato programmato per difendere il diritto alle cure ed alla salute di tutti i cittadini pugliesi e noi abbiamo fatto la nostra parte per sostenerlo.

Il governatore, come è noto, nel suo ruolo istituzionale è impegnato in tante altre attività, non si fa aiutare da nessuno. Il suo iperattivismo gli fa perdere di vista la realtà e, fatalmente, lo espone a qualche errore.

NO alle eradicazioni degli ulivi secolari colpiti dalla xilella, ma innesti, nel basso Salento. SI all’espianto di quelli nella zona dove sorgerà il nuovo ospedale di Fasano/Monopoli per fare posto a parcheggi e strade. Si tratta di piante di immenso valore, non solo monumentale, ma anche economico che verranno messe a dimora in altre zone, con incerto destino futuro. La politica delle 2 misure si è sempre rivelata perdente! La coerenza programmatica non è il suo forte e continua a navigare al buio, non riuscendo a capire che la nostra città e la sua provincia hanno bisogno della stessa attenzione e considerazione che dedica alle altre provincie pugliesi. La disoccupazione, giovanile e non, è alle stelle. Non si programmano investimenti pubblici, vero volano dello sviluppo. Gli appalti sono appannaggio esclusivo di imprese provenienti, nella maggior parte dei casi, da altre regioni con relativo personale a seguito, mentre i brindisini passeggiano il corso.

Insomma: è il momento, per il mondo produttivo locale e per la nostra collettività, di suonare la sveglia. Non è più tempo di aspettare!

Il Segretario generale Antonio Licchello

 

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