UNA “PERSONALE” DI STEFANIA FOSCARINI

L’avvocatura è la sua professione e occupa gran parte del suo tempo mentre l’attitudine verso il disegno e ogni tipo di espressione artistica l’accompagnano sin da piccola, perché la pittura è sempre stata la sua vera, grande passione.

Stefania Foscarini nasce a San Pietro Vernotico il 14 aprile del 1978, ereditando l’inclinazione per l’arte e la pittura dal padre Pietro “il primo ad aver creduto in me e nelle mie capacità, tanto da suggerirmi gli studi presso il Liceo Artistico Sperimentale di Lecce, luogo in cui ho iniziato a maturare la mia sensibilizzazione verso l’arte”, dice l’artista sampietrana.

Dopo aver esposto, tra le altre, a Barcellona e Roma, Stefania ritorna a Lecce il prossimo mese di dicembre, dove dall’1 al 12 metterà in mostra presso la “Galleria Arca” in via Palmieri (civico 28) una ventina di opere particolarmente significative della sua produzione dedicata alla valorizzazione dei sentimenti più profondi della psiche. Perché l’artista da alle tele il compito di raggiungere il visitatore senza comprimerlo in una chiave di lettura preordinata ma lasciando a ognuno ampio spazio all’interpretazione del sé.

Il desiderio di dipingere non ha limiti temporali, per cui le sue tele nascono ad ogni ora del giorno e della notte, ossia quando, in autonomia, “decidono di venire al mondo, esprimendo sentimenti reconditi, inconsci, la parte più intima e segreta della sua personalità e del suo cuore”, sottolinea Stefania Foscarini.

“Il segreto? Osservare tutto da prospettive e angolazioni differenti e i colori assumono sfumature diverse”.

La sua arte è stata definita come qualcosa che “ti viene fisicamente incontro, un’impronta stilistica e creativa istintiva, immediata, imprevedibile, che comunica la mancanza di freni emotivi e permette, al fruitore, di “lasciarsi andare” nella percezione di ogni immagine e sfumatura di colore”.

Perché Stefania è un’artista che dà voce ai sentimenti più inconsci, reconditi e intensi, insegnando ad ascoltarli, piuttosto che reprimerli, e con ciò comunicando personalità, sensibilità e capacità di assimilare una sconfinata fluidità vitale che proviene dalle sue opere polimateriche. 

“La pittura mi permette di esporre emozioni, regalare sensazioni e suscitare interesse attraverso le mie opere”.

Lo scorso mese in occasione della biennale internazionale d’arte Magna Grecia Porta D’Oriente, alla pittrice sampietrana è stato conferito l’alto riconoscimento speciale della presidenza dell’Accademia “Italia in arte nel mondo” “Premio Marco Pacuvio”, in considerazione “del grande merito che ha avuto per far comprendere a tutti, l’universalità del suo impegno verso i temi più impellenti della nostra civiltà contemporanea e che diventa esempio di saggezza etico-morale, se contestualizzata nel più ampio scenario delle relazioni umane”.

Adesso si ripresenta a Lecce per esporre le sue opere dallo stile istintivo, immediato e imprevedibile, che comunicano stati emozionali e intimi, oltre che profondi e potenti, attraverso una pittura astratta e polimaterica che giunge al culmine di un lungo percorso, maturato artisticamente sin dall’infanzia, scegliendo di indirizzare la propria pittura alla ricerca di “nuove valenze espressive”.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning