Nella conduzione della sanità pubblica brindisina si prosegue sulla strada dell’improvvisazione. E non fa niente se in questo modo si offre un pessimo servizio ai cittadini e, allo stesso tempo, si sperpera denaro pubblico.
L’ultima “chicca” dell’Asl di Brindisi riguarda l’installazione di una “Tac mobile” nel tunnel sottostante lo stesso ospedale. L’hanno vista in parecchi, ma nessuno ha saputo fornire spiegazioni. In realtà, la Tac mobile sarebbe stata noleggiata dall’Asl di brindisi, con costi esorbitanti. Un esempio di malagestione, soprattutto se si considera che si sa da tempo immemorabile che nel Perrino occorreva una nuova Tac, soprattutto in considerazione del fatto che quella disponibile presso il Pronto Soccorso è ormai inutilizzabile.
Ma non è solo questo l’aspetto grave. In realtà, la Tac mobile sarebbe stata collocata per strada, senza un accesso diretto dalla struttura, con la conseguenza che i pazienti sarebbero stati trasportati da una parte all’altra attraversando la strada. Il tutto, senza i necessari dispositivi di sicurezza (monitor, ossigeno, presenza di anestesiti). Un fatto gravissimo, tanto più se si considera che sarebbero state eseguite anche delle Tac con l’utilizzo del liquido di contrasto.
E non è ancora tutto! A quanto pare, neanche il direttore sanitario della struttura ospedaliera era al corrente dell’utilizzo di tale macchinario, tanto è vero che da ieri la Tac è ferma ed anche inaccessibile.
Ci augriamo che, almeno questa volta, qualcuno si degni di fornire spiegazioni esaurienti.
