La vicenda ha davvero dell’incredibile e si riferisce alla vita di un ente che ha vissuto momenti incredibilmente negativi sin dalla sua nascita: l’Autorità Portuale di Brindisi. Partiamo dal sito internet. Alla faccia della tanto sbandierata “trasparenza”, sono ancora tanti i documenti che non possono essere visualizzati in quanto non inseriti nelle pagine. Una semplice casualità oppure una cosa “voluta”, come invece sospetta qualcuno?Nonostante tutto, però, siamo riusciti a ricostruire una situazione paradossale, in cui lo stesso professionista passa da “controllore” a quello di tecnico collaudatore.Si parte dal 2014, visto che con decreto presidenziale del 19 novembre, firmato da Iraklis Haralambidis, viene nominato il Nucleo di valutazione dell’Autorità Portuale, Al suo interno vi è uno stimato professionista barese, il prof, Giusepope Roberto Tomasicchio, a cui il massimo rappresentante dell’ente portuale brindisino affida il compito di presiedere tale “Nucleo”, con un compenso annuo di diecimila euro.Lo stesso Tomasicchio, peraltro, in qualità di membro esperto del Comitato Tecnico amministrativo del Provveditorato delle Opere Pubbliche per la Puglia e Basilicata del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il 28 novembre del 2010 fu relatore proprio di un progetto riguardante i lavori di completamento funzionale dello sporgente est del Molo di Costa Morena, per un importo superire ai 21 milioni di euro.Tutto procede tranquillamente fino al 3 marzo del 2016, quando il commissario dell’Autorità Portuale Mario Valente, con apposito decreto, affida l’incarico di “collaudatore tecnico-amministrativo e statico in corso d’opera per i lavori di completamento funzionale dello sporgente di Costa Morena est” proprio al prof. Tomasicchio (che questa opera conosce bene per aver relazionato nel Comitato tecnico ministeriale nel 2010…). Nello stesso decreto di nomina, però, si precisa che non possono essere affidati incarichi di collaudo “a coloro che nel triennio antecedente hanno avuto rapporti di lavoro autonomo o subordinato con l’esecutore ed a coloro che hanno comunque svolto o svolgono attività di controllo, progettazione e approvazione, autorizzazione, vigilanza o direzione dei lavori da collaudare”.In realtà, il 3 marzo 2016 Tomasicchio era ancora componente del Nucleo di Valutazione, visto che l’Autorità Portuale ha preso atto delle sue dimissioni solo il 4 marzo 2016. In ogni caso, il prof. Tomasicchio collauda l’opera e l’Autorità Portuale di Brindisi che fa? Rinomina (con decreto n. 115 del 26 agosto 2016) lo stesso prof. Tomasicchio nel Nucleo di valutazione dell’ente da cui si era dimesso a marzo!!!E’ sin troppo evidente che, al di là dei legittimi dubbi legati al fatto che il controllore ed il controllato coincidono proprio con la persona del prof. Tomasicchio, l’Autorità Portuale è tenuta ad avere comportamenti più lineari e trasparenti, proprio allo scopo di non alimentare dubbi e perplessità. E, non ultimo, sarebbe interessante capire il motivo per cui per questo Ente davvero c’è così poco spazio per personale e consulenti brindisini.