UN’ALTRA TRUFFA AD ANZIANI BRINDISINI AD OPERA DI MALFATTORI

Una storia incredibile ai danni degli anziani tanto da apparire reale al primo ascolto anche a noi. E’ questa la vicenda, l’ennesima, di un’altra truffa portata a compimento da professionisti del raggiro ai danni di un’anziana, che qui identificheremo col nome di fantasia Teresa. E Teresa ha voluto raccontarci questa triste esperienza, culminata anche con l’arrivo nella sua casa del 118 per problemi sanitari, dopo apposita denuncia depositata in Questura, per sensibilizzare tutti gli anziani, ma anche gli ignari cittadini, affinché prestino tantissima attenzione a richieste di denaro via telefono, anche se si afferma dall’altra parte del filo che un familiare o un amico necessita di aiuto.

Siamo in un popoloso rione di Brindisi. Un pomeriggio di preparativi per le feste natalizie, con Teresa ad attendere il ritorno a casa della figlia, a conclusione della giornata lavorativa. Squilla il telefono e un soggetto dal tono molto sereno e tranquillo, fingendosi un esponente delle Forze dell’Ordine, informa Teresa di un incidente stradale accorso alla figlia e che servivano subito dei soldi o equivalenti in oro per sistemare i problemi assicurativi. “Io – ci dice Teresa – non potevo mai immaginare che non si trattasse di mia figlia, tanto era la mia preoccupazione per le sue condizioni, anche perché poi una voce femminile mi diceva a telefono ‘mamma sto molto male’. E né potevo ricordarmi in quel momento di tensione che mia figlia non aveva l’auto”.

Il raggiro è diventato ancora più terribile quando questi finti operatori delle Forze dell’Ordine hanno iniziato sempre con serenità ma anche con un pizzico di pressione psicologica a chiedere se in casa ci fosse del denaro immediato o anche oggetti preziosi e che sarebbe passato un amico della figlia, un avvocato, a prelevare questo denaro per risolvere i problemi assicurativi. E così è stato. In effetti, questo fantomatico avvocato si presenta poco dopo a casa di Teresa e la signora, sempre con l’intento di aiutare la figlia e sempre con il cuore in palpitazione, consegna al malfattore una borsa con gioielli e pochi spiccioli. E il finto avvocato lascia l’abitazione, ma senza frenesia, lasciando intendere che tutto era a posto. Ma, mentre Teresa era a telefono con questi malfattori, il reale arrivo a casa della figlia fa scoprire a Teresa il perverso inganno. La figlia prende il telefono e chiede chi sia dall’altra parte. Loro rispondono dicendo di essere Carabinieri e di aver ricevuto da Teresa una chiamata per denunciare un furto, chiudendo poi, a truffa terminata, la telefonata. La figlia di Teresa chiama quindi la Polizia, oltre al 118 per assistenza sanitaria alla mamma. Il danno economico è stato notevole, ci sono le indagini in corso, ma per fortuna la signora non ha avuto altri problemi di salute.

Ma la nostra Teresa, a conclusione di questa storia, in virtù della sua esperienza, invita gli anziani a non  fidarsi degli sconosciuti che a telefono chiedono denaro o altro o che propongono acquisti strani.

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