I banditi saranno entrati in azione nella centralissima sede dell’Unicredit di corso Garibaldi nella notte tra sabato e domenica oppure nella notte successiva e gli impiegati della banca se ne sono accorti lunedì alla riapertura. Da quel momento sono trascorsi più di due giorni ma le centinaia di clienti dello stesso istituto di credito che possedevano una cassetta di sicurezza non riescono a sapere se i loro beni sono stati rubati dal commando criminale o se loro appartengono ai pochi fortunati le cui cassette non sono state scassinate.
Appena la notizia si è diffusa, nella tarda mattinata di lunedì, i locali della banca si sono riempiti di carabinieri e di uomini della scientifica che hanno cominciato a raccogliere elementi utili alle indagini. Allo stesso tempo, sono stati sequestrati i filmati di tutte le telecamere della zona con il chiaro intento di ricostruire le mosse della banda, da quando si sono introdotti nello stabile confinante fino a quando sono usciti dalla stessa parte, ma con i sacchi o con i borsoni stracolmi di gioielli e di denaro.
Sta di fatto che ancora adesso la banca è chiusa e nessuno è in grado, anche telefonicamente, di ricevere informazioni sulle sorti dei propri beni, molti dei quali difficilmente potranno essere rimborsati con la polizza assicurativa in quanto privi di ricevute o fatture di acquisto.
Ed al momento manca anche la minima comunicazione ufficiale su quanto accaduto e quindi tutto ciò che è stato reso noto dagli organi di informazione è frutto di qualche notizia raccolta attraverso il personale della banca o i pochi testimoni che erano presenti nei locali quando ci si è resi conto di ciò che era accaduto.
Un motivo in più perché si fornisca qualche notizia quantomeno ai diretti interessati, le vere vittime di ciò che è accaduto.