Noi siamo tra i primi a sostenere la necessità di mettere in campo tutti gli strumenti possibili per evitare che la gente giri per strada inutilmente. Almeno fino a quando non calerà il rischio di contagio da coronavirus. Ma ci sono situazioni che suonano come delle esagerazioni. E’ il caso di un cittadino residente a Mesagne che lo scorso 15 aprile è stato fermato dai Carabinieri mentre faceva ritorno a casa dopo essere stato a Brindisi per portare generi alimentari e per assistere sua madre che vive da sola ed ha anche seri problemi di salute.
Non aveva con se l’autocertificazione (ma sappiamo bene che questo non è un problema, visto che è stato ribadito più volte che il modulo, fornito dalle stesse forze dell’ordine, può essere compilato sul momento), ma ha dato tutte le giustificazioni del caso, ribadendo la assoluta necessità di aiutare sua madre in un momento così difficile.
Tra l’altro, secondo quanto ci ha riferito, l’interessato nei giorni precedenti si era recato in Questura proprio per dichiarare che avrebbe avuto la necessità di spostarsi da Mesagne a Brindisi per questa necessità familiare.
Purtroppo queste spiegazioni sono servite a poco, visto che è stato multato e dovrà pagare una somma di ben 533,33 euro (che potrà essere ridotta a 373,33 euro nel caso di pagamento entro 60 giorni).
Ovviamente farà ricorso, ma questa vicenda deve far riflettere sulla necessità di appplicare un po’ di flessibilità quando ci si trova di fronte a casi di effettive necessità familiari.