Vicenda Cedas – Luperti e Greco: Non è un risarcimento. E’ un contributo a tutti gli effetti!

Le precisazioni fornite dalla Cedas non fanno altro che rendere la vicenda ancora più paradossale. Ovviamente noi non muoviamo alcun appunto all’associazione in questione, ma a chi amministra una città ed avrebbe il dovere di conoscere le leggi in vigore, senza fare ricorso a “furbate” per mascherare contributi concessi senza alcun criterio.
Il comma 3 dell’art. 216 del Decreto Rilancio recita “Il conduttore ha diritto, limitatamente alle cinque mensilità da marzo a luglio del 2020, ad una riduzione del canone locatizio che si presume pari al 50% del canone contrattualmente stabilito”.
Nel caso della Cedas, pertanto, il contributo massimo che si sarebbe potuto erogare era del 50% di 1.000 euro, per un totale di cinque mesi. Il tutto, per un importo complessivo di 2.500 euro a fronte dei 12.000 euro stanziati dalla Giunta Comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici (resta un mistero questa “intromissione” dell’ass. Quarta). La Giunta Comunale, poi, parla di “ristoro” delle spese sostenute. Ma a fronte di quale rendicontazione e di quali fatture, visto che nella delibera non se ne fa cenno?
Sulla base di questi ulteriori chiarimenti, confermiamo la nostra richiesta di ritiro immediato della delibera di Giunta.

Lino Luperti e Michelangelo Greco – consiglieri comunali

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