Vicenda San Pietro – La posizione dell’amministrazione Comunale

Comprendiamo umanamente le aspettative e i desideri personali del signor Claudio, che fino a circa un anno fa prestava dodici ore settimanali di servizio per conto di un’azienda esterna. Tuttavia, la Pubblica Amministrazione ha il dovere inderogabile di gestire con rigore e responsabilità le risorse pubbliche, assicurando i servizi necessari al minor costo possibile per la collettività.

Ad oggi, il nostro ente riesce a garantire gli stessi servizi di allora con una spesa significativamente inferiore. Sarebbe quindi profondamente scorretto, oltre che contrario ai principi di buon andamento dell’azione amministrativa, aumentare i costi pubblici unicamente per soddisfare esigenze individuali.
Le clausole sociali, che possono essere introdotte nelle gare d’appalto per tutelare i lavoratori coinvolti, non obbligano in alcun modo l’ente ad appaltare un servizio al solo scopo di garantire la continuità lavorativa di singoli soggetti.

Pur trattandosi di rivendicazioni scarsamente difendibili sotto il profilo giuridico e amministrativo, abbiamo comunque dato prova di apertura e ascolto, incontrando sia il sindacato Cobas sia il dipendente interessato.
Per i futuri affidamenti che l’Ente riterrà opportuno disporre, saranno valutate le possibili modalità di coinvolgimento, al fine di venire incontro – nei limiti consentiti – alle aspettative del dipendente.

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