VICENDA SCANDIUZZI – UNA NOTA DI CAPODIECI (CONFAEL)

È davvero imbarazzante che nel nostro territorio ci siano imprenditori che pubblicano comunicati stampa in cui nel titolo asseriscono “ABBIAMO BISOGNO DI PERSONALE”, specialmente se tutto ciò avviene da una Lustre figura aziendale, contemporaneamente responsabile dell’associazione datoriale di Confindustria sezione metalmeccanica. 

Non è per fare polemica pretestuosa, ma in un territorio industriale che fa fatica ad emergere e dare continuità lavorativa ai lavoratori, la pretesa di richiedere personale SPECIALIZZATO DEL TERRITORIO, noi, come rappresentanti sindacali dei lavoratori, non la possiamo permettere. 

Confindustria dovrebbe essere l’associazione datoriale più autorevole e competente, dunque dovrebbe sapere che il mercato del lavoro, per le competenze e professionalità richieste dalla sua associata, si necessita di dare certezze occupazionali, e non di garantire lavori a tempo. 

Brindisi è costituita da un tessuto industriale, fatta eccezione per grosse realtà Aereonautiche, della Chimica e di Energia, formato da medie e piccole aziende, già in difficoltà causa pandemia, in mono comparto, la cui esistenza è legata esclusivamente agli appalti di manutenzione, dove le professionalità richieste dalla stessa Scandiuzzi SpA non mancano, ma persistono ostacoli economici e finanziari che non consentono di dare stabilità e certezze ai lavoratori, lavoratori che, pur avendo competenza, professionalità, tutt’oggi non possono garantire neanche un comune prestito, poiché le proprie aziende sono per la maggior parte in concordato preventivo, che rappresenta l’anticamera del fallimento. 

Fatta questa breve considerazione, e lunge da questa organizzazione sindacale speculare su tali questioni, al netto delle opportunità che la Scandiuzzi SpA vorrà davvero dare a questo territorio con nuove figure da formare o con lavoratori specializzati, una grossa chance di ricercare professionalità potrebbe essere rappresentata da contenuto dell’art. 30 del Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, con il distacco dei lavoratori di tante aziende che sono in grossa sofferenza in questo territorio, ma, per fare ciò, sarebbe necessario improntare le giuste sinergie, e qui si apre un’altra grande difficoltà di questo territorio.

Segretario Generale

CONFAEL Brindisi

Claudio Capodieci

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