Cgil Puglia approva l’ordine del giorno della Cgil di Brindisi e del Coordinamento industria a sostegno dei lavoratori del petrolchimico

Cgil Puglia approva l’ordine del giorno della Cgil di Brindisi e del Coordinamento industria a sostegno dei lavoratori del petrolchimico

Richiesta di un Accordo quadro per tutelare oltre 2500 lavoratori e garantire il futuro industriale della città

L’Assemblea generale della Cgil Puglia ha approvato oggi l’ordine del giorno proposto dal Segretario Generale della Cgil di Brindisi, Massimo Di Cesare, e dal Coordinamento Industria, a sostegno dei lavoratori del petrolchimico di Brindisi. La proposta arriva in un momento critico per l’industria della città, con la decisione di ENI Versalis di fermare gli impianti e avviare la chiusura del polo petrolchimico.

Nel suo intervento, Di Cesare ha spiegato l’emergenza che sta attraversando la città: «Quella che abbiamo sotto gli occhi non è una transizione giusta. È una fase in cui l’unica certezza è la chiusura e la dismissione del polo industriale di Brindisi, che per mezzo secolo ha dato lavoro a migliaia di persone». La fermata della produzione di butadiene e la chiusura del cracking sono visti come il segno di una dismissione ormai ineluttabile, che mette in ginocchio non solo i lavoratori diretti ma l’intero territorio.

L’ordine del giorno approvato oggi dalla Cgil Puglia chiede un impegno forte e concreto per garantire il futuro dei lavoratori e della città, con i seguenti punti principali: Accompagnare la transizione garantendo lo smantellamento e le bonifiche. Sostenere sul territorio la presenza di nuovi insediamenti produttivi, che dovranno essere orientati verso la produzione di energia verde e sostenibile, come l’eolico, l’idrogeno, le batterie e le giga factory. Sostenere la rete delle aziende in appalto, garantendo il reddito di tutti i lavoratori diretti e indiretti con accordi sindacali di integrazione e sostegno. Dare alla collettività il giusto biorimedio, sostenendo la realizzazione di foreste urbane, una rete di ricarica e la creazione di un consorzio per rilanciare la Cittadella della ricerca.

Di Cesare ha ribadito la necessità di fermare la chiusura degli impianti in attesa di completare l’iter ministeriale: «Chiediamo a ENI di fermare la chiusura in attesa di completare l’iter ministeriale». Inoltre, ha sollecitato l’intervento della Regione Puglia: «Alla Regione Puglia ribadiamo la necessità di avere un Accordo quadro che possa tenere dentro un percorso di formazione e riqualificazione per gli oltre 2500 lavoratori coinvolti nel perimetro Enel-Eni».

Il Segretario ha poi concluso con parole forti: «Abbiamo visto solo risorse per il Commissario straordinario. Ora è chiaro che ciò che vediamo è la chiusura, le dismissioni, il voltare le spalle a una comunità. Non possiamo vivere nell’incertezza».

L’ordine del giorno approvato oggi dalla Cgil Puglia rappresenta un impegno forte e deciso per garantire una transizione giusta e un futuro per i lavoratori del petrolchimico di Brindisi. La Cgil continuerà a chiedere il mantenimento del tavolo previsto per il 6 febbraio con la Regione Puglia, per sviluppare un programma di lotta che possa arginare la crisi e costruire una prospettiva sostenibile per la città e il suo futuro industriale.

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